Il fattore Tempo

di Greg Pulcher

Grazie al Covid me ne sono stato un certo tempo rintanato a letto e m’e’ tornato in mente quando, parecchi anni fa, feci, nell’istituto di ricerche in cui lavoravo, il primo sondaggio in tempo reale per le votazioni della canzone preferita del Festival di San Remo.

Fu un gran lavoro, organizzato in pochissimo tempo, ma fu un successone. Solo noi e la RAI sapevamo quanto lavoro e risorse ci fossero dietro. In ogni caso, mi e’ sempre rimasto in testa un fattore particolare: la raccolta delle preferenze, basate su un campione di popolazione, e’ iniziata fin dal primo giorno, subito dopo e durante la trasmissione, e continuo’ per i tre giorni (e notti) successivi fino alla votazione finale.

Ebbene, ricordo che la prima sera le preferenze erano discordi, confuse e disperse.

Alla seconda sera si comincio’ a delineare una certa graduatoria, ma non chiara, cioe’ con punteggi vicini tra loro. La terza sera, chi era in testa catalizzo’ le preferenze e la vittoria fu netta. Tutto questo senza che i votanti fossero stati influenzati ne’ da noi ne’ dai Media.

Allora? Stamattina ho messo in collegamento quella votazione col concetto, nelle A.C., del sistema di decisione per aggregazione dell’accordo.

Gia’ in un paio di occasioni, sia in Extinction Rebellion, sia in un congresso a Ispra, presso il JRC (Joint Research Center) dell’Unione Europea, si parlo’ dell’accordo per aggregazione delle api, un sistema squisitamente democratico, a meta’ tra il partecipato e il rappresentativo, o meglio, sia partecipato che rappresentativo.
Lo si puo’ trovare molto ben descritto nel libro istruttivo di Thomas Seeley (La democrazia della api 2017)

Qual e’ il punto di raccordo tra queste due cose, il vincitore del Festival e la scelta dell’alveare delle api?

E’ che in tutt’e due gli ambiti la decisione viene presa progressivamente, per stadi, per passaggi intermedi, sensa forzature, senza indirizzamenti, senza gerarchia, processi del tutto liberi e spontanei.

Il fattore comune, allora, e’ stato proprio il poter esprimere la propria opinione in stadi successivi e in un certo tempo, passando da una fase iniziale un po’ confusa (una sorta di piccolo caos) a delle fasi intermedie in cui inizia a emergere spontaneamente una certa strutturazione di decisione, con la creazione di una rete di rapporti che si affinano e consolidano. Alla fine la rete si definisce con chiarezza in modo spontaneo, e diventa efficiente e decisionale.

Troviamo qui confermata in modo chiaro la teoria di Fritjof Capra  a Lisi (Vita e Natura) , di Maturana e Videla (Autopoiesi e cognizione), di Pregogine (Le leggi del caos) e di tanti studiosi, riguardo la fase di Emergenza spontanea dei sistemi caotici e delle reti in disequilibrio, i quali, se forniti di energia (in questo caso la volonta’), da essi puo’ EMERGERE un nuovo prodotto, una nuova qualita’, non esistente prima.

Il pensiero di oggi, pero’, non ha fatto tutti questi ragionamenti, ma ha semplicemente focalizzato il fatto che perche’ succeda tutto cio’, e’ necessario un ingrediente fondamentale, spesso trascurato: il TEMPO. Il tempo di maturazione, di catalizzazione, di cristallizzazione, di confronto,  si puo’ chiamare come lo si vuole, ma sempre di tempo si tratta.

Ecco perche’ una buona A.C. si deve dare il tempo, non solo per imparare e per discutere, ma anche per maturare, sedimentare e catalizzare, mettere in ordine tutto il caos iniziale.

Mettendoci nei panni dello sprovveduto partecipante che si trova proiettato li’ dentro da un giorno all’altro, non si fa fatica a credere che nel suo cuore e nella sua mente ci sia molta confusione, e questa confusione, moltiplicata per tutti partecipanti, si puo’ a buon diritto chiamare caos, cognitivo ed emotivo.

Allora nelle A.C. prendiamoci il tempo, riempiendolo di comunicazione spontanea, equilibrata, inclusiva e rispettosa.

Di confronto umano alla pari, di empatia, di buona volonta’.

Da questo substrato, lasciato crescere nel tempo, emergera’ sicuramente qualcosa di buono, e, a mio conforto, le Assemblee creeranno dei mini-superorganismi dai “poteri magici”.

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